L’olio di semi di lino è una naturale fonte di omega3. Gli Omega 3 sono contenuti soprattutto in alcuni tipi di pesce, come salmone, sgombro, pesce spada, acciuga e trota.
Una dieta sana e ben bilanciata dovrebbe includere tre o quattro porzioni di pesce a settimana; ma chi non si nutre di pesce, come i vegetariani e i vegani, ci sono cibi alternativi ricchi in omega3. L’olio di lino è in assoluto la fonte vegetale più ricca di Omega 3 e la più utile per mantenere una dieta bilanciata anche escludendo i cibi di derivazione animale.
Che l’ olio di semi di lino faccia bene è una conoscenza comune.. ma quali sono le sue proprietà e soprattutto come utilizzarlo?
Viene ricavato ricavato dei semi di lino ed è costituito prevalentemente da trigliceridi ricchi di acidi grassi essenziali (ω3 e ω6 ). Tra tutti gli alimenti, l’olio di lino è quello che ne contiene la percentuale più alta: ben il 57%, contro il 30% dell’olio di canapa e l’8% dell’olio di soia.
L’apporto di questi nutrienti deve necessariamente provenire dall’alimentazione, dal momento che l’organismo non è in grado di produrli. Va detto, inoltre, che l’utilizzo di questo olio è particolarmente utile per riequilibrare il rapporto ω3 e ω6, che a causa dello stile alimentare moderno è spesso sbilanciato.
Gli acidi grassi omega-3, abbondanti nei semi di lino, modulano positivamente la risposta infiammatoria e l’attività del sistema immunitario e quindi efficaci nel proteggere l’organismo da malattie cardiovascolari e da alcune malattie infiammatorie- neurodegenerative. L’attività antiossidante è potenziata dal discreto contenuto in vitamina E il cui ruolo è quello di proteggere i tessuti dell’organismo dai radicali liberi.
Due cucchiaini di olio di semi di lino al giorno sono in grado di soddisfare, da soli, il fabbisogno quotidiano di acido alfa-linolenico (ω3). Viene commercializzato in bottiglie opache ben sigillate per proteggerlo dalla luce e dal calore , e riposto in un luogo fresco (in frigorifero dopo l’apertura, con il tappo ben chiuso). Non è adatto alla cottura e deve essere consumato crudo. Il calore ne distruggerebbe le proprietà, mentre se viene usato per friggere può risultare tossico .Si può assumere anche sotto forma di semi ma se lo scopo è quello di incrementare l’apporto di omega-3 (acido alfa linolenico) è preferibile assumere semi di lino macinati; a tal proposito si ricorda che, una volta macinato, il prodotto tende a deperire abbastanza in fretta, a causa dell’ossidazione degli omega-3 (irrancidimento).
L’olio di lino è un prodotto naturale e un alimento nutraceutico, ma tutto ciò non ci autorizza a farne un uso smodato, bisogna cioè rispettare le quantità individuale; si tratta pur sempre di un olio, ovvero di una sostanza grassa che, se ingerita in grandi quantità, si traduce inevitabilmente in un aumento di peso da parte di chi lo assume.