Un recente progetto di ricerca ha confermato un legame diretto tra i livelli più alti di vitamina D nel plasma e un minor rischio di cancro al seno.
L’assunzione di un supplemento di vitamina D – 4 volte a settimana o più – ha generato una riduzione del rischio di cancro di circa l’11%.
Nelle donne in postmenopausa il rischio di cancro al seno era ridotto del 17% per coloro che assumevano anche dosi modeste di integratore di vitamina D.
Senza dubbio, questi risultati supportano la prova che l’integrazione di vitamina D è efficace per la prevenzione del cancro al seno e migliora anche molti altri aspetti della nostra salute. Dunque donne di età medio-avanzata hanno ottimi motivi per passare molto tempo sotto il sole e prestare massima attenzione all’integrazione di vit. D
La vitamina D, è sintetizzata esponendo la pelle ai raggi ultravioletti del sole (UVB) oppure introdotta principalmente mediante alimenti di origine animale ( olio di fegato di merluzzo, salmone fresco, tonno, uova, cereali per colazione fortificati, ecc). Probabilmente a causa dello stile di vita sempre più frenetico e di un’alimentazione spesso orientata verso prodotti industriali, nel corso degli ultimi anni una quantità sbalorditiva di studi ha messo in luce che la maggior parte della popolazione è carente di vitamina D , e bassi livelli di questa vitamina sono associati a infarto, problemi cardiovascolari, ipertensione , ictus e RISCHIO DI FRATTURE.
Inoltre, la carenza di vitamina D è spesso associata a problemi al cervello e al cuore e può essere correlata alla ridotta capacità di costruire il muscolo, oltre che a bassi livelli di testosterone (parametri importanti soprattutto per gli atleti o per chi cerca un miglioramento della propria performance).
I Soggetti che hanno livelli più elevati di vitamina D nell’organismo, hanno percentuali di grasso corporeo più basso e di massa muscolare più alta PERCHE’ le proteine muscolari vengono disgregate molto più lentamente.
DUNQUE si consiglia di assumere questa vitamina ,mediante una specifica integrazione, non solo alle donne in menopausa o ai vegetariani che apportano, senza dubbio , dall’alimentazione una quantità inferiore , ma anche ai soggetti sportivi e soprattutto in coloro che hanno dolori ossei e muscolari, sbalzi di umore, asma e disturbi cognitivi.